Dopo il riconoscimento del 2019, Casa de Rinaldi torna tra a far parte della guida di Slow Food che recensisce le migliori Osterie d’Italia del 2021.
All'interno del volume sono 1697 le osterie italiane recensite ed è la Campania la regione che vanta il maggior numero di segnalazioni.
Menzione speciale per la nostra Mastunicola, ormai segno distintivo di Salvatore de Rinaldi - maestro pizzaiolo AVPN e chef dell’Alleanza Slow Food - definito dalla guida «maestro indiscusso nelle pizze di tradizione». Vi abbiamo raccontato della pizza più antica del mondo soltanto qualche tempo fa, a proposito della guida alle migliori pizzerie d’Italia secondo Gambero Rosso.
Plauso alle farine utilizzate e ai segreti di Casa de Rinaldi, in gradi di esaltarle. Tutti gli impasti, infatti, sono a lievitazione naturale con lievito madre, a temperatura ambiente. Fino a 50 anni fa, infatti, tutti i prodotti venivano realizzato con questo tipo di lievito. Un impasto di farina e acqua in cui - grazie a specifiche condizioni di cottura - avviene la moltiplicazione di microrganismi e batteri, benefici per il nostro organismo.
Ma all’interno della guida alle migliori Osterie d’Italia 2021 sono particolarmente apprezzate anche le pizze nate dai numerosi viaggi di Salvatore de Rinaldi, in Italia e nel mondo. È la storia dello chef, infatti, a consentirgli la possibilità di unire nel piatto nord e sud in una sintonia perfetta. Due esempi su tutti, la focaccia con pata negra e la Bacco con radicchio di Chioggia e pomodorini del Vesuvio.
Quest’anno la guida alle migliori osterie d’Italia è speciale più che mai. Il manuale vuole essere un elogio alla forza e alla grande capacità di innovazione dimostrata dagli osti in questi mesi di prove continue. E proprio per lanciare un messaggio di speranza e incoraggiamento al settore intero Slow Food ha deciso di non assegnare le famose Chiocciole. «Giudicare un locale in questo momento storico non ci sembrava giusto. Abbiamo deciso di raccontare questo settore, senza far diventare la guida un’opera critica», spiega Eugenio Signoroni, curatore di Osterie d’Italia 2021.
A proposito dell’importanza di comunicare un messaggio di speranza, doveroso nel momento che stiamo vivendo, in copertina un pensiero scritto da Carlo Petrini. Gastronomo e sociologo, è il fondatore dell’associazione Slow Food. «Le osterie sono il motore di una comunità», scrive. «Per il cibo di qualità, ma soprattutto perché le persone hanno bisogno di tornare a stare insieme».